La farina di castagne detta anche "farina dolce" è il prodotto dell'essiccatura e successiva macinatura delle castagne.
In passato era un'importante fonte di sussistenza, visto l'alto contenuto calorico.
I necci rappresentano uno degli alimenti tipici dell'Appennino Pistoiese e della Garfagnana.
Un tempo per la cottura veniva usato dei "Testi di arenaria" e foglie di castagno, oggi sostituiti da "Testi di ferro", due dischi con un lungo manico per l'impugnatura.
I necci vengono di solito farciti con ricotta, che per me è l'ideale, e arrotolati tipo cannolo, o piegati a fazzoletto.
Si possono mangiare anche con pancetta, salsiccia... formaggi freschi... nutella...
Per preparare i necci, occorre prima di tutto setacciare la farina di castagne, mettere un pizzico di sale, quindi unire l'acqua piano piano,
fino ad ottenere un impasto omogeneo, nè troppo duro nè troppo molle, la consistenza è simile a quella utilizzata per le crepes.
Far scaldare i Testi sul fuoco, ungerli con una cotenna di maiale, o in mancanza di questa, con una patata passata nell'olio.
Versare un po' di composto su di un testo, mettere l'altro sopra schiacciando.
Appena cotto il neccio da un lato, capovolgere i testi, per far cuocere anche l'altro lato.
I testi vanno unti ogni volta che si è cotto un neccio, la temperatura dovrebbe essere costante, e sarebbe bene mettere sul fuoco ogni volta il testo che era dalla parte opposta della fiamma.
Per accontentare i miei familiari che amano i necci con la salsiccia, e dato che ne ero sprovvista, ne ho cotti alcuni con pancetta tagliata molto sottile, hanno apprezzato molto.
Comunque resto dell'idea che i necci, si sposano meravigliosamente bene con la ricotta!!!
Ho aderito con questa ricetta alla prima raccolta di Rossa di Sera "Castagne: delizie dolci e salate"
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Mi presento sono Milù... e chi ne vuol saper di più... mi segua!
Mi hai letto nel pensiero?
RispondiEliminaProprio domenica ad una festa dell'olio nuovo verso Agliana ho mangiato un neccio con ricotta. Buonissimo! Mi sono fatta prestare i testi da una mia amica e volevo provarci. Adesso, con le tue spiegazioni, mi sarà più facile. Ti ringrazio
non ne ho mai sentito di questa ricetta ma cosè ...qualcosa simile alla piadina solo che dolce?
RispondiEliminaMai mangiati mai preparati ma ora ho tutto per poterli conoscere Grazie Milù!!
RispondiEliminaProvaci Laura, ho cercato di mettere alcuni passaggi, che spesso servono più dello scritto.
RispondiEliminaLa ricetta è facilissima, l'unica cosa un po' di attenzione nella cottura.
Grazie a te.
Ci proverò... e poi ti racconto.
RispondiEliminaBuonanotte
Mary, sono simili alle crepes, sono dolci perchè la farina è dolce e non necessitano di aggiunta di zucchero.
RispondiEliminaInfatti vengono preparati solo con farina di castagne, sale e acqua.
Un bacione
Grazie a te Anonimo, spero che mi farai sapere cosa ne pensi...
RispondiEliminaGrazie Laura, aspetterò le tue impressioni.
RispondiEliminaBuonanotte anche a te.
è una preparazione tipica ne avevo sempre sentito parlare
RispondiEliminaquesti necci sono molto invitanti:-)
RispondiEliminaAnnamaria
Ullallaaaa'..... meravigliosi!!!!
RispondiEliminaA dire il vero non li ho mai assaggiati, ma a giudicare da foto e ingredienti, mi ispirano tantissimo.
Complimenti carissima :-)
E' la prima volta che ne sento parlare, ma sembrano squisiti!
RispondiEliminaMia cara Milù sei un aiuto prezioso. Sabato li voglio preparare, con le tue foto sarà più facile. Ho solo un problema non ho i doppi testi, ma solo il testo romagnolo, pensi che vengano bene ugualmente? Grazie.
RispondiEliminadev'essere troppo buona questa ricettina!!! non la conoscevo prima! ma cosa sono? sembrano delle crepes
RispondiEliminaSi Gunther è una preparazione tipica della zona dove abito.
RispondiEliminaGrazie a te Unika.
Marilena, è una ricetta semplice, e sono ottimi. Grazie
Silvana, allora è un'occasione buona per provarli!
Marina, non ho mai provato con il testo romagnolo... ma penso che sia possibile, anche se la cottura ideale sono i testi di ferro, perchè l'impasto viene schiacciato per una migliore cottura.
Micaele, si sono della specie di crepes dolci.
Grazie a tutti, un abbraccio.
Ciao e benvenuta su Blog di Cucina!
RispondiEliminagrazie per esserti iscritta al nostro aggregatore.
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Baci
Laura
Questa ricetta non mi tenta.
RispondiEliminaL'anno scorso avevo delle castagne in più e ho provato a fare due dolci. Uno peggio dell'altro. Sicuramente è stata colpa mia, però adesso non mi viene voglia di assaggiarne di nuovi.
Aspetterò qualcosa di più succulento per i miei gusti.
Ciao, Tiziana.
Una ricetta davvero originale, fatti così con le castagne devono essere buonissimi. Ciao Laura!
RispondiEliminaGrazie Laura, ho messo il votro banner e l'antipixel, naturalmente continuerò a seguirvi. Complimenti!
RispondiEliminaTiziana, forse non ti piace proprio il sapore della farina di castagne, mi dispiace...
RispondiEliminaGrazie Ross, è un vecchio piatto, mai passato di moda, che va per la maggiore anche nelle sagre e in tutte le feste in generale.
Grazie Annamaria, cercherò di partecipare con almeno un piatto, se non posso di più...
Le raccolte sono delle bellissime idee!
Baci
Ottima idea !!! Ciao lisa
RispondiEliminaTi ringrazio Lisa!
RispondiEliminaI necciiii...
RispondiEliminama sai che è una vita che non li faccio?
Ricordo da bambina...secoli fa... mio zio che cuoceva i necci nei testi con le foglie di castagno...sulla brace del camino.
Era quasi un rito...ed io in religioso silenzio,lo guardavo trattenendo il fiato,ed aspettando il mio neccino.
Io mi limito a cuocerli in una padella antiaderente :-))ma sono ottimi lo stesso.
Un abbraccio
Oggi, grazie a te ho conosciuto un nuovo piatto tradizionale: i necci. Buona settimana anche a te
RispondiEliminaMilù, non sapevo nulla sui necci e ti ringrazio per una bellissima e particolare ricetta per la mia raccolta!
RispondiEliminaLi ho fatti ma non sono venuti belli come i tuoi. I miei hanno le "bolle".
RispondiEliminaBoh!
Per la cottura avevi ragione. Il primo è venuto un macello, il secondo un po' meglio...
Domani mi faccio coraggio e li metto nel forum.
Ciao
Aurelia, infatti una volta li cuocevano tutti così, poi con l'era moderna sono arrivati i testi. Comunque in mancanza di altro, si possono fare anche in padella e sono sempre buonissimi.Un abbraccio
RispondiEliminaRaffaella, sono felice di averti fatto conoscere un nuovo piatto tradizionale. Un bacione
Rosso di Sera, grazie a te, non appena ho visto la tua raccolta non ho resistito!
Non conoscevo questa ricetta con la farina di castagne, grazie Milù,
RispondiEliminamagari ci proverò, ma in padella
Laura, non capisco come mai le bolle, mi dispiace... forse l'impasto non aveva la giusta consistenza?
RispondiEliminaLi hai pressati bene?
Se dici che il secondo andava meglio, forse è solo questione di prenderci la mano.
Un abbraccio
Prego Uby.
RispondiEliminaCerto, per provare puoi farli con la padella, io non ho mai provato, ma come vedi c'è chi l'usa...
Visti... ancora una volta Luciana.
RispondiEliminaSono la prima che ha commentato e non ricordavo più.
Buoni i necci!
Buonissimi Laura :)
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